...Sviluppare fin dall’inizio, per tanti anni, un colloquio con le immagini, con le stesse immagini; condurle per un itinerario di acquisizioni e di lezioni, da un’ingenua, astorica suggestione quattrocentista, imbattersi in tutto quanto ci sia di violento e contraddittorio, nelle esigenti frammentazioni cubiste, nelle tensioni dell’espressionismo, avere una porta aperta per gli appelli ad un impegno che è disposto a bruciare tutto e tutti, pur di conseguire il suo giusto scopo;

rimbalzare sulla dolce solitaria seduzione di risolversi e annullarsi in un gesto; continuare con le stesse immagini (fermo restando il dubbio di essere vittima di una patetica illusione), accalcandole di fatti, di emozioni e di cultura, interni ed esterni, accettare o respingere le committenze occulte, restare radicati eppure interrompersi e provocarsi per non lasciare dietro di sé soltanto la monotona traccia del cromosauro, e ciò nonostante vivere in modo da non trovarsi rinchiusi nel pensatoio e scrivere tutta questa storia in quelle immagini, nate così diverse, senza farle sparire... questo è quanto ho capito della difficoltà di dipingere...

Foto di Lorenzo Acciai
Una riflessione
La preoccupazione di quello che sarà del mio lavoro, non mi sfiora nemmeno. C'è in me una profonda serietà per la finitezza della vita, che mi impedisce di coltivare questo pensiero. Tutto quello che ho fatto, che ho potuto fare, è bastato a riempire i miei giorni e si è riflesso nel mio dipingere.
Un Pensiero
"Penso all'arte come ad un segnale intramontabile che alcuni uomini delle più diverse civiltà e culture hanno lasciato passando, che non si confonde con la decorazione, che non si può riassumere in tutto ciò che è "visivo", anche se si riceve con gli occhi, che non è tale perchè in essa si riconosce una società e rappresenta il suo stile ufficiale, e i suoi bisogni imperiali o decadenti, fatui o religiosi. No. Un segnale, qualcosa che nasce dall'io, da una voce singola; non è una grandezza misurabile ed occupa una posizione non determinabile, eppure continuerà sempre, in situazioni nuove, a dar voce all'io."